La Rete non dimentica

Rettificare, integrare, cancellare o limitare i dati personali: un poker di diritti agibili secondo il nuovo regolamento europeo per la protezione dei dati personali. Inoltre, quando rivolgiamo al titolare un’istanza per far valere questi diritti deve avviarsi una specie di effetto domino: il titolare deve comunicare la nostra volontà anche agli altri titolari cui ha trasferito i nostri dati affinché anch’essi provvedano alla richiesta.

Ma una fotografia messa sul profilo pubblico di Facebook è come una biglia su un piano inclinato: viaggerà sempre più velocemente mano a mano che passa il tempo. Ed è difficile fermare il fenomeno o, addirittura, riportare la situazione a quella di partenza.

Lo ha ricordato il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, in una intervista al Mattino del 12 settembre scorso: le leggi aiutano a difendersi ma diventa molto difficile capire su quanti siti, nel mondo, è stata pubblicata una certa foto ed imporne la cancellazione.

Per questo, il Garante ha invitato scuole e genitori a sensibilizzare i ragazzi ad un uso più prudente della Rete.

Il vecchio detto “prevenire è meglio che curare” vale ancor di più oggi.

Perché la Rete non dimentica.

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