Interesse con test

Il legittimo interesse è una delle sei basi giuridiche di liceità del trattamento (art. 6, par. 1, lett. f del GDPR) dei dati personali comuni (quindi, con esclusione dei dati sulla salute, sull’origine razziale, sulle convinzioni religiose, sulle condanne penali, ecc.).

Che vuol dire? Che il titolare, quando non sia un’autorità pubblica, può trattare i nostri dati personali per perseguire un proprio interesse, sempre che non sia vietato dall’ordinamento. Per esempio, il considerando n. 49 del GDPR dice che un gestore di telecomunicazioni può trattare liberamente, rispettando l’obbligo di informarci, i dati del nostro traffico per garantire la sicurezza della rete che ci mette a disposizione.

Esistono, tuttavia, alcuni paletti che il titolare deve osservare:

  • deve esserci un preciso scopo che il titolare ha interesse a perseguire (perché trattare); per esempio non è possibile trattare l’indirizzo email con lo scopo generico di “contattare” l’interessato;
  • il trattamento dei dati personali deve essere indispensabile per raggiungere lo scopo (cosa trattare);
  • lo scopo del trattamento deve avere un’importanza superiore ai diritti ed alle libertà che possono essere lesi durante il trattamento (come trattare).

Diogo Duarte, avvocato ed esperto di protezione di dati personali, ha messo a punto un piccolo manuale per effettuare i test necessari a rispettare i paletti previsti per il trattamento basato sul legittimo interesse.

Che sia un interesse vero e soprattutto un interesse con test.

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